Opera di J. Locke,
pubblicata nel 1690. Il filosofo propone di stabilire i limiti e la natura
dell'intelletto umano, per determinarne le possibilità e,
contemporaneamente, i limiti. Nel
S. vengono analizzati i contenuti
mentali (idee), identificandone la provenienza dall'intelletto, originariamente
vuoto; per mezzo di quest'ultimo e dell'esperienza, le idee si rivelano come
semplici o complesse, rispettivamente se provenienti dall'esperienza o se
composte da un processo di unificazione operato dall'intelletto. Locke prosegue,
nei quattro libri dell'opera, classificando le diverse forme di conoscenza
(intuitiva, dimostrativa, fideistica) e sviluppando le dottrine antidogmatiche e
sperimentali del tempo.